"Dirty Soccer": stangata Teramo, oggi la parola alla difesa - I AM CALCIO SALERNO

"Dirty Soccer": stangata Teramo, oggi la parola alla difesa

Campitelli, patron del Teramo
Campitelli, patron del Teramo
AvellinoSerie B

Inevitabilmente i calendari di serie B dovranno formularsi solo in seguito alle sentenze di primo grado del maxi processo "Dirty Soccer". I tempi di svolgimento del processo sono infatti lunghi: oggi si dovrebbe chiudere il filone riguardante Savona–Teramo, mentre domani toccherà a Catanzaro, Vigor Lamezia, Torres, Brindisi e Barletta. Quanto alla sentenza che riguarda il Catania, per cui Palazzi ha chiesto la retrocessione in Lega Pro con cinque punti di penalizzazione, la Federcalcio ha indicato l'arco di tempo fra il 17 e il 21 agosto, il momento in cui arriveranno anche le altre decisioni.

Per il Teramo l'accusa è stata severissima: retrocessione in serie D con 20 punti di penalizzazione, oggi la difesa di Campitelli, patron degli abruzzesi. Gli avvocati del numero uno biancorosso puntano a dimostrare l'estraneità del proprio assistito attraverso la citazione di due testimoni, sull'assenza di Campitelli al fatidico incontro prima della partita Savona-Teramo, finita con il successo e la conseguente promozione in serie B degli abruzzesi.

Chiesti anche 10 punti di penalizzazione anche per il Savona, cinque anni di inibizione con preclusione per i due presidenti dei club, Luciano Campitelli e Aldo Delle Piane. Fra gli altri protagonisti, chiesti anche quattro anni e dieci mesi per il ds aquilano Ercole Di Nicola, quattro anni e sei mesi per il consulente del Savona, Marco Barghigiani, e per il d.s. del Teramo, Marcello Di Giuseppe.

Agli appelli si procederà verso la fine del mese, anche tre le società definite per responsabilità oggettiva: L'Aquila, Luparense San Paolo e Barletta.

Renato Spiniello